Questo lago è chiamato anche il piccolo fiordo norvegese e dista solo pochi chilometri dalla bellissima pianura veneta. Un bellissimo specchio d’acqua incastonato tra la Valsugana, il Monte Grappa e Terre Feltrine.
Le Dolomiti
Sono famose in tutto il mondo per essere state dichiariate dall’Unesco,
Patrimonio dell’Umanità. Queste montagne sono considerate di grande valore paesaggistico, geologico e geomorfologico. Chi visita le Dolomiti rimane estasiato dalla
vista dei pinnacoli che svettano verso l’azzurro del cielo, dalla veduta panoramica dei
verdissimi pascoli e dei
boschi di conifere.
Uno dei fenomeni maggiormente conosciuti e apprezzati è quello dell
’Enrosadira le
cime delle dolomiti che
si colorano di rosso sia all’alba che al tramonto rimangono impresse a chiunque visiti questo straordinario luogo.
www.dolomitipark.it

La Storia
I territori inclusi nel Parco, oggi quasi completamente dominati dalla natura, sono stati frequentati per millenni e conservano preziose testimonianze dell’antica presenza umana. Tra le più importanti vanno ricordati molti siti archeologici preistorici; il centro minerario di Valle Imperina (gioiello di archeologia industriale con una storia di oltre mezzo millennio), che fornì alla Repubblica di Venezia il rame di cui aveva bisogno per la zecca e per l’arsenale; la Certosa di Vedana, un complesso architettonico di eccezionale valore utilizzato per secoli dalle comunità monastiche; e chiesette della fascia pedemontana, luoghi di culto e devozione popolare della comunità locali; gli antichi ospizi medievali della Val Cordevole, che attraverso importanti lavori di restauro sono stati restituiti alla loro originaria funzione di accoglienza e ospitalità; le strade e le opere militari; le malghe utilizzate per l’alpeggio estivo, restaurate dal Parco e dotate di moderni caseifici; oltre tutti i segni “minori” dell’antico vivere dell’uomo in montagna: dalle calchere (fornaci per la produzione di calce), ai recinti pastorali costruiti con muri a secco, vecchi di secoli.
Oggi il Parco è impergnato nello studio di queste antiche testimonianze, nel loro recupero e valorizzazione turistica come nel sostegno all’economia montana tradizionale.
La Geologia
Il Parco è inserito, dal 2009, nel bene Dolomiti UNESCO, in virtù della bellezza unica dei suoi paesaggi e della rilevanza scientifica della sua storia geomorfologica. Una storia lunga oltre 250 milioni di anni, iniziata in mari tropicali nei quali i coralli costruivano quello che oggi sono poderose pareti di Dolomia; proseguita in mari profondi, dove si sono depositati i sedimenti che hanno generato le rocce più “giovani” del Parco. A partire da circa 65 milioni di anni fa gli enormi strati di sedimenti depositati sul fondo marino hanno iniziato ad essere sollevati. Dopo l’emersione (Circa 1,5 milioni di anni fa) la lenta azione di acque e ghiacciai ha scolpito nelle rocce i paesaggi unici al mondo che oggi ammiriamo. Le “vie dell’acqua” che ci invitano e ci accompagnano fino alle quote più elevate sono quelle dei torrenti Stièn, Caoràme, Vesés, Mis, Falcina, Cordévole, Imperina, Vescovà, Ardo, Grisol e Prampèr. Anche le viscere di queste montagne ospitano ambienti altrettanto straordinari. Il complesso carsico dei Piani Eterni, nel cuore del Parco, ancor oggi oggetto di esplorazione e ricerca, è il più vasto delle Dolomiti e uno dei più estesi e profondi d’Italia, con più di 35 chilometri di gallerie esplorate e oltre un chilometro di profondità

Grotte di Oliero
Le Grotte di Oliero, grotte carsiche situate nel comune di Valstagna, hanno avuto origine migliaia di anni fa dalla forza dell'acqua che scendeva dall'Altopiano di Asiago, che ha scavato queste profonde gole rocciose per poi emergere nella valle vicino al fiume del Brenta . Quattro sono le grotte aperte al pubblico, immerse nel verde di un parco naturale: le due inferiori sono la sorgente del fiume Oliero, mentre le due superiori con le antiche sorgenti degli stessi torreni che sono ora asciutti. Durante una gita in barca di circa 30 minuti scoprirai tutti i segreti di questo mondo sotterraneo.È possibile visitare questa straordinaria grotta accedendovi in barca, accompagnati dalle guide naturalistico-ambientali di Ivan Team, che ve ne illustreranno le caratteristiche fino all’imbarcadero interno ed alla sala della colata, una gigantesca cascata di stalattiti alabastrine, alta ben quattordici metri, che si intrecciano in un bizzarro gioco di forme e colori.
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IvanTeam Grotte di OlieroCastello di Zumelle
Un salto indietro nel tempo. Un triplo salto mortale nel Medioevo per rivivere l'atmosfera genuina e autentica di un'antica casa padronale in un momento di splendore, tra artigiani, dame, cavalieri e pellegrini. Per assaporare la storia al massimo, basta sedersi su una delle panchine della taverna o passeggiare per il portico del castello. E in pochissimo tempo, ti sentirai proprio come un pellegrino del Medioevo. O come un pellegrino in viaggio sulla strada per i principali santuari. La torre, arredata secondo le linee di una casa del castello, accoglie i visitatori come il Signore del Castello che si affaccia sulle valli dal punto panoramico del suo castello.
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Castello di ZumelleFeltre e il suo Palio
Racchiusa fra alti monti e arroccata su un piccolo colle, Feltre è da secoli fulcro di importanti vie di comunicazione. Il suo centro storico, sopratutto per chi vi giunge per la prima volta, costituisce una scoperta entusiasmante per la sorpresa di trovare in un contesto alpino e dolomitico una città d'arte di così elevato pregio.Per la sua struttura urbanistica caratterizzata proprio dalla Cittadella murata che si inerpica sul colle dominato dal Castello detto di Alboino, Feltre, il cui territorio si sviluppa tra gli argini del fiume Piave e le alte cime delle Vette patrimonio Dolomiti UNESCO, assume l'immagine di Borgo Verticale.
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Palio di Feltre